Fashion Journal

Eco Fashion

Aurifil, il ricamo sostenibile inizia dal filo

Si chiama Re-fil ed è il filato organico sviluppato da Aurifil, azienda specializzata nella produzione di puro cotone Makò a fibra lunga per il ricamo industriale e domestico, per i clienti più sensibili alla tematiche della sostenibilità. L’idea, come ha raccontato a Fashion Journal in quest’intervista la product specialist Elisa Conti, è derivata dall’esigenza di creare: Un’alternativa sostenibile al filato comunemente utilizzato nell’arte del ricamo, contribuendo a una più diffusa coscienza ambientale. E questo perché tutta la catena produttiva per realizzare un capo sostenibile deve essere pensata con una visione sostenibile, partendo dalle basi: nel nostro caso, dal filato utilizzato per il ricamo

Re-fil è uno dei materiali sostenibili selezionati da Fondazione Fashion Research Italy per Punto Sostenibilità, l’archivio di materiali tessili, accessori e soluzioni di packaging sostenibili per la moda.

Come nasce Aurifil e in quali ambiti opera?

La nascita dell’azienda avviene nel 1983 per opera dei fondatori Adolfo Veronelli e Angelo Gregotti, ma le origini del marchio risalgono a Studio Auriga, azienda oggi a capo del gruppo a cui appartiene Aurifil. Nel1957, infatti, Gregotti inizia la sua attività nell’ambito dei disegni jacquard per le macchine da ricamo. L’idea dei fondatori fu quella di produrre filati partendo dalle migliori fibre di cotone disponibili nel mercato per offrire ai clienti, che sono aziende specializzate nel ricamo, la massima qualità in quest’ambito. Oggi il marchio è diffuso e conosciuto in tutto il mondo, con una differenziazione spiccata di canale: in Italia siamo presenti perlopiù nel b2b, servendo aziende che operano nella moda e nella biancheria per la casa, mentre negli Stati Uniti il focus è sul cliente consumer.

Quali sono state le principali difficoltà incontrate nella realizzazione di un filato organico come Re-fil?

Direi le resistenze da parte dei clienti, resistenze dettate da informazioni parziali o fuorvianti, da abitudini difficili da cambiare, talvolta dall’errata convinzione che i filati tradizionali fossero più performanti di quelli organici. Ma anche quelle dettate da una diffusa sottovalutazione dell’impatto del sistema moda sull’ecosistema. Re-fil è un prodotto di fascia superiore che può contare su un doppio pedigree: da un lato quello qualitativo, perché vanta un’alta resistenza qualitativa nel tempo, e dall’altro quello della performance specifica nell’ambito del ricamo e delle cuciture decorative, dovute a peculiari caratteristiche di filatura, torcitura, tintura e roccatura. Non è stato semplice raggiungere questi traguardi qualitativi con un prodotto 100% organico, e ci siamo riusciti grazie a una serie di fattori.

Quali?

Innanzitutto, le tecnologie all’avanguardia di cui Aurifil dispone, grazie anche alla collaborazione con Studio Auriga e partner specializzata nella commercializzazione di macchinari per il ricamo. In fase di creazione è stato inoltre instaurato un intenso dialogo sia con gli uffici stile sia con i laboratori di ricamo, per dar vita a un osservatorio privilegiato e far sì che il prodotto rispondesse a pieno alle esigenze degli effettivi utilizzatori.

Quali sono le caratteristiche attuali di Re-fil?

Re-fil è disponibile sul mercato in una gamma di 108 colori, prevalentemente tinte indanthren ma anche con qualche reattivo, che ereditano le stesse codifiche dei cotoni tradizionali, al fine di facilitare il passaggio a Re-fil da parte dei clienti. Come con gli articoli in cotone tradizionale, sono disponibili sia la confezione in spole sia quella in coni, per garantire la massima flessibilità produttiva. Dal punto di vista compositivo, Re-fil viene prodotto utilizzando una qualità extra di Cotone Egiziano Makò a fibra lunga ed è filato in 3 diverse titolazioni: Ne 50/2, Ne 40/2 e Ne 28/2 rendendo così i fili di cotone adatti per ogni tipo di progetto di cucito e ricamo.

Quali sono le certificazioni che può vantare?

Re-fil è sicuro, grazie alla certificazione Oeko-Tex, ed è tracciato, grazie a quella Gots, ma soprattutto è responsabile in quanto prodotto rispettando tutte le direttive di Better Cotton Initiative. Il mondo Re-fil, proprio come da tradizione Aurifil, è anche sinonimo di servizio. È stato infatti predisposto un ufficio di supporto al marketing della clientela, in grado di fornire cartelle colori e campioni per la prototipia, ma soprattutto scorte di magazzino adeguate alla crescente domanda di cotone organico, per ridurre al minimo i tempi di consegna.

Quali sono state le reazioni del mercato?

Tra i clienti c’è forte interesse e curiosità per un prodotto come Re-fil, che permette di chiudere il cerchio della catena sostenibile. Del resto, nella moda c’è sempre più la tendenza di ricorrere a tessuti sostenibili, biologici e riciclabili, e il ricamo applicato a questi tessuti deve essere coerente. Perché se a un tessuto di altissima qualità e dotato di queste caratteristiche si applica un ricamo effettuato con un filato che non presenta le stesse caratteristiche – per esempio, un filato di poliestere – allora tutto salta, compresa la possibilità di recuperare e riciclare in futuro quello stesso tessuto.

Quali saranno i prossimi passi della vostra ricerca in ambito sostenibile?

Innanzitutto, siamo impegnati per far conoscere sempre più ai clienti le caratteristiche di Re-fil, affinché cresca all’interno delle loro collezioni: all’estero la sensibilità è già piuttosto elevata, e si sta sviluppando anche in Italia. E poi abbiamo applicato il protocollo 4sustainability, che riguarda una gestione più consapevole della chimica, il cui obiettivo è quello di road map to zero di Zdhc.


Andrea Guolo
Giornalista professionista specializzato in economia, scrittore e autore teatrale, ha pubblicato libri per le edizioni Franco Angeli, San Paolo Marsilio, Morellini, tra cui La borsa racconta (2007, Franco Angeli), Uomini e carne. Un viaggio dove nasce il cibo (2009, Franco Angeli), Costruttori di bellezza (2014, Marsilio) e #IoSiamo. Storie di volontari che hanno cambiato l'Italia (2021, San Paolo). Fondatore e direttore di ItalianWineTour.Info, attualmente scrive per gli editori Class (Mf Fashion), Condé Nast (Vogue Italia), Gambero Rosso, Gruppo Food e per altre testate italiane ed estere.

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