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La dolce vita rassicurante del Pantone Mocha Mousse

L’inizio di ogni anno ormai si colora di una nuance inaspettata, di cui si fanno congetture nelle settimane che ne precedono l’annuncio.

Per l’anno 2025 Pantone Color Institute dopo accurati studi, ricerca delle tendenze e delle ispirazioni di moda, design e lifestyle, decreta la tonalità che esprime la direzione generale del gusto, fonte di ispirazione per le aziende che cercano di intuire le richieste del mercato.

Un ritorno alla calma e alla natura

La palette che Pantone individua fornisce in effetti, data l’ampia visibilità che l’annuncio della nuance ottiene, influenza notevolmente le scelte, in primis dei redattori di riviste di moda, arredamento e design.

Mocha Mousse rappresenta una sfumature che conduce in una comfort zone più “comoda” rispetto alla nota brillante rosa pesca dell’anno precedente, più complicata da adattare ad abiti e interni.

E’ un colore intermedio che schiarisce i toni troppo rustici del marrone, trovando accenti sofisticati nella sobria cremosità di una mousse di cappuccino calda e avvolgente.

Soddisfa la ricerca di calma e relax, di voglia del buon tempo da trascorrere in ambienti domestici accoglienti e suggerisce di rivolgersi capi di abbigliamenti e accessori facilmente abbinabili grazie alla versatilità di questo colorerà silenzioso. Fra tutti i brand del panorama della moda sicuramente saranno premiati quelli che hanno scelto la sobrietà e la naturalità dei colori della terra, per certe nuance cremose Giorgio Armani, per gli iconici cappotti color cammello e teddy bear coat di Max Mara

Il desiderio di ripiegamento su se stessi alla ricerca di valori intimi e autentici porta in generale verso scelte sobrie e versatili.

L’aura magica del marrone

Da un’altra prospettiva potrebbe significare l’esigenza di un ritorno ai colori della Madre Terra, alle tonalità dell’autunno, quando le foglie si spogliano delle vitaminiche livree primaverili.

Per gli studiosi riproporre questa nuance naturale e rassicurante è riavvicinare l’umanità a una dimensione più vicina al vivere quotidiano. E’ la Terra l’elemento invocato, il colore poetico e delicato dell’autunno, che preannuncia rituali intimi, familiari e ancestrali nel mondo Occidentale.Nelle storie popolari antiche poi essere avvolti da un mantello marrone poteva evocare aura di magia e spiritualità

Il valore del marrone tuttavia nel passato non ha la valenza sobria ed elegante di oggi, In passato era collegato alla penitenza, umiltà e povertà. Gli abiti delle classi meno abbienti erano marroni, o comunque colorati sommariamente con tinte vegetali di facile reperimento, l’unico intento era dettato dalla praticità e non solo. Il marrone era difensivo perché consentiva di essere quasi invisibili, confondendosi con l’ambiente naturale. E’ il colore della semplicità e della vita a contatto della natura, lontana dalla sfavillanti corti dorate e coloratissime.

Ritmi autentici: il marrone come ponte verso un mondo più semplice

Oggi la scelta selle marrone è dettata dalla “saggezza”, fornisce alibi per non azzardare, perché nel frattempo questo colore è stato nobilitato dalla moda ed entrato a pieno titol, è un tono che evoca eleganza classica, ageless, timeless, du cui sono apprezzate la versatilità e il rersistere più a lungo ai cambiamenti della moda.

Contro l’overdose di stimoli, di colori sintetici  il Mocha Mousse evoca il calore morbido e avvolgente di una crema di caffè, ricongiunge alla vita semplice, a contatto con la natura, con il colore naturale delle lane prima di essere sottoposte a tintura, alla seta cruda, racconta la sua calma attraverso la scelta, sempre più frequente dei pavimenti delle nostre case sempre più orientate verso parquet e boiserie, per ricreare ambienti che siano una prosecuzione meno traumatica rispetto all’ambiente naturale.

Connessione necessaria verso un mondo che striamo distruggendo e sfruttando, che deve tornare il punto di partenza, in connessione con i ritmi vitali autentici.


Alessandra Lepri
Giornalista e comunicatrice, con una laurea in Filologia Romanza nel cassetto, ha scritto per riviste internazionali specializzate destinate al trade e curato rubriche sulle tendenze di Moda. Ha intervistato i grandi protagonisti del settore dagli anni Novanta ad oggi, per magazine, emittenti tv e radio e insegnato nelle più importanti scuole di Moda italiane. Attualmente cura la Comunicazione e Ufficio Stampa per uno storico brand di accessori. È appassionata di abiti con la spietata attitudine di una “serial shopper”.

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