Floreale, romanticismo e femminilità
A una giornalista che le chiedeva cosa prendesse a colazione, pare che Coco Chanel rispondesse semplicemente: “Una camelia”.
Da sempre sinonimo di eleganza, allegria e genuinità, i fiori costituiscono il motivo decorativo più ricorrente nelle collezioni primavera-estate delle maison. Un pattern caratterizzato da una grande versatilità che, di stagione in stagione, dimostra di sapersi allontanare dalle atmosfere convenzionali, per diventare avant-garde.
Sulle passerelle delle capitali della moda per la P/E 2019, molti brand si sono lasciati andare a espressioni di nostalgia e immaginazione sognante, reinterpretando questo universale tema con un linguaggio contemporaneo: macro cascate di fiori, grandi corolle sfuocate su tessuti trasparenti e rose fotografiche spuntano su basi denim. Margherite, peonie, rose e anemoni, senza dimenticare i ciclamini, creano mash up floreali colorati e femminili per un look un po’ gipsy.
Migliaia di varianti tessili su carta e tessuto, dalle interpretazioni antiche e moderne, sono custodite nell’archivio di textile design della Fondazione Fashion Research Italy.
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