LOADING

Fashion Journal

Eco Fashion

PILLOLE DI SOSTENIBILITÀ: INQUINAMENTO IDRICO

Oltre ad essere uno dei settori industriali che utilizza più acqua, l’industria tessile contribuisce nella misura del 20% circa al suo inquinamento globale a causa dei processi di tintura, finitura e lavaggio. Il problema è da ricercare nella mancata rimozione delle sostanze inquinanti dalle acque reflue prima di essere riversate nell’ambiente, una pratica purtroppo diffusa ancora in molte parti del mondo.

I coloranti impiegati nei processi di tintura industriale sono prodotti chimici e, nonostante l’Europa sia obbligata a rispettare le norme per l’eliminazione delle sostanze chimiche pericolose secondo il regolamento REACH (regolamento europeo sulla registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche in vigore dal 2007), Paesi come l’India sono tuttora totalmente estranei a queste direttive, creando enormi problemi ambientali e di salute sia per i lavoratori che le maneggiano che per i consumatori che indossano i capi tinti. Spesso questi coloranti presentano metalli pesanti, che vengono riversati nelle fogne o direttamente nei corsi d’acqua senza passare da un impianto di depurazione e altrettanto di frequente si tratta di sostanze cancerogene, mutagene e allergeniche, come conferma Virginia Newton-Lewis – Senior Policy Analyst presso WaterAid, che afferma:

«Alcune delle sostanze chimiche utilizzate negli stabilimenti di tintura indiani sono proibite in Europa, il che è causa di dilemma per chi indossa capi di importazione».

La finitura dei prodotti tessili è un altro importante capitolo: sia il candeggio che la creazione di nobilitazioni come superfici impermeabili resistenti alle macchie o all’olio richiedono l’uso di sostanze chimiche a base di fluoro, che sono tossiche. I composti fluorurati (PFC) sono composti chimici formati da fluoro e carbonio e le miscele prodotte in Europa non devono contenere PFOS e PFOA e relativi sottoprodotti di degradazione.

Infine il lavaggio: si pensi che il lavaggio quotidiano dei capi sintetici è responsabile della dispersione in mare di circa mezzo milione di tonnellate di microplastiche, che equivalgono circa a cinquanta miliardi di bottiglie di plastica e che il 35% dell’inquinamento totale proviene dal settore tessile.

Vuoi approfondire altri aspetti legati alla moda sostenibile? Continua a leggere le pillole della nostra rubrica!


Fashion Research Italy

LOADING