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A tu per tu con Simonetta Pasini di Unizip, l’azienda leader nella produzione di chiusure lampo

Una storia aziendale che coincide anche con una storia familiare, quella di Unizip, l’azienda produttrice di chiusure lampo, leader nel settore dal 1995.

Trent’anni di innovazione tecnologica, obiettivi di qualità ma soprattutto passione, è questo quello che ci racconta Simonetta Pasini, Ceo del brand nato a Modena, che nel giro di pochi anni è diventato un punto di riferimento imprescindibile nel mercato italiano per i maggiori produttori del settore moda

A fare la differenza, una continua prospettiva di ricerca che supera il prodotto finito per realizzarsi in un rapporto di fiducia e assistenza personalizzata nei confronti del cliente.

Nelle parole di Simonetta Pasini l’entusiasmo per l’impatto positivo sulla filiera e un’incredibile etica del lavoro.

Trent’anni di storia tra valori familiari e ricerca della qualità. Ce ne parla?

Il tutto è iniziato nella mia infanzia trascorsa a fianco dei miei genitori respirando l’arte del fare nell’azienda di famiglia, cercando di fare al meglio e puntando all’eccellenza. Unizip è un’azienda che ai grandi numeri ha sempre preferito l’originalità: attenzione alle persone con welfare e smart working, attenzione all’ambiente con le certificazioni GRS e OEKOTEX  sui prodotti e con il monitoraggio ambientale semestrale. Si cambia continuamente nel fare impresa, ma alcune cose restano immutate nel tempo, i valori in cui crediamo: lealtà, onestà, trasparenza, benessere e dignità della persona, qualità.

Tra le mission del gruppo Unizip c’è quella dello sviluppo sostenibile dei propri prodotti. Come si riesce a conciliare, anche dal punto di vista economico, questo senso di responsabilità sociale con un mondo che continua a essere irrimediabilmente consumistico e votato al fast fashion?

L’adozione di materiali ecologici, riciclati o a basso impatto ambientale può sembrare costosa inizialmente, ma a lungo termine può ridurre i costi di produzione (ad esempio grazie all’efficienza energetica e al riciclo di materiali) e aumentare il valore percepito del prodotto. Clienti sempre più consapevoli sono disposti a pagare di più per prodotti che abbiano una chiara impronta sostenibile garantita dalle certificazioni che offriamo. È possibile collaborare con aziende che condividono gli stessi valori per ottenere prezzi migliori sui materiali ecologici, promuovere pratiche di produzione più responsabili o condividere tecnologie innovative può abbattere i costi legati alla sostenibilità.

Le aziende che abbracciano la sostenibilità e la responsabilità sociale possono differenziarsi dal fast fashion creando una proposta di valore basata su qualità, durata e impatto positivo. Molti consumatori sono disposti a fare scelte più consapevoli e a investire in prodotti che siano al contempo durevoli e sostenibili.

A questo proposito, da oltre dieci anni, i vostri prodotti sono certificati Oeko-Tex, rispettando i requisiti della classe I dello Standard 100. È difficile mantenere un così alto standard di qualità e, allo stesso tempo, incontrare i gusti e le richieste di personalizzazioni della clientela?

Ogni cliente ha le proprie preferenze e aspettative, e soddisfarle mantenendo al contempo la qualità elevata richiede attenzione ai dettagli e flessibilità. La personalizzazione spesso comporta costi aggiuntivi, sia in termini di materiali speciali che di tempo. In questi casi diventa molto difficile mantenere un elevato livello di qualità se non utilizzando sistemi ben organizzati e processi di controllo qualità efficienti. Secondo Unizip la chiave è trovare un sistema che permetta di adattarsi alle esigenze individuali senza sacrificare la qualità complessiva.

In riferimento alla tipologia di clienti, chi si rivolge a Unizip? Qual è la vostra strategia di marketing e vendita e in quali mercati?

Il bacino della nostra clientela comprende aziende che operano non solo nel mondo della moda ma anche del design. Il nostro target ingloba aziende che si occupano di progettazione, sviluppo, produzione e vendita di abbigliamento, borse, zaini, scarpe e il mondo “home”.

Attualmente siamo presenti sul mercato in diversi paesi, Italia, Francia, Germania, Portogallo, Inghilterra, Stati Uniti… Il tutto grazie alla nostra presenza nelle fiere più importanti e prestigiose del settore e ai nostri agenti che visitano costantemente i clienti cercando di cogliere ogni loro esigenza.

Com’è cambiato il settore in questi trent’anni? Oggi quale tipologia di prodotti e/o prestazioni è maggiormente richiesta?

Il mercato è sempre in evoluzione ma negli ultimi anni lo è stato in modo molto importante.

Il consumatore è molto più attento alla qualità del prodotto, al costo e ai materiali. Il capo che offre il fast fashion è preferito dai molto giovani, ragazzi che amano cambiarsi spesso con un basso costo. Credo che sia necessario sensibilizzare i giovani sull’importanza della sostenibilità, responsabilità sociale come invece stanno già condividendo le generazioni più mature.

Sulle prospettive future, invece? Quali sono i vostri prossimi obiettivi aziendali?

I nostri obiettivi in questo momento storico molto difficile sono il cercare di mantenere le quote di mercato conquistate con tanto sacrificio, instaurare rapporti con clienti nuovi, continuare a fare ricerca di materiali e tecnologie innovative senza perdere di vista i nostri valori e la nostra essenza.

 


Gabriella Ronza
Gabriella Ronza è una giornalista pubblicista, autrice fantasy e docente di materie letterarie nelle scuole superiori. Nata il 23 Giugno 1995 a Marcianise, in provincia di Caserta, si laurea con lode in Filologia Moderna. Negli anni della laurea comincia i suoi primi passi nel mondo del giornalismo, facendosi notare anche come addetta stampa di importanti personalità del settore culturale. Da sempre interessata al mondo della cultura, della moda, del costume e della società, è dal 2018 particolarmente attiva in campo editoriale e divulgativo. A partire dal luglio 2019 è stata anche curatrice senior per la rubrica di arte, moda e cultura del blog “La fragilità degli onesti”. Negli ultimi anni ha partecipato a manifestazioni e progetti culturali di vario tipo sul web, nelle scuole, in radio e in televisione.

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