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Fashion Journal

Digital Fashion

La nuova frontiera della modellazione: la sartoria digitale in 3D

Nelle aziende di moda la modellista ha un’importanza fondamentale per tradurre il disegno dello stilista in un modello che permetterà la realizzazione del prototipo, riferimento di base per la produzione del capo. Nel panorama contemporaneo è indispensabile che questa figura professionale sia in grado di coniugare la conoscenza delle tecniche classiche di modellazione 2D all’utilizzo dei relativi applicativi in 3D.

In questo delicato passaggio dall’idea creativa alla realtà progettuale il ruolo chiave della modellista digitale definisce con chiarezza come questo sia uno dei lavori del presente e del futuro su cui dovrebbero puntare le nuove generazioni. Da un recente report di Confindustria Emilia focalizzato su Moda e Lusso risulta una delle figure professionali più ricercate e anche più difficilmente reperibili. In parallelo, è ai vertici tra quelle che sono state recentemente inserite negli organici delle aziende di moda nell’anno 2018.
Va considerato anche che una figura specializzata in questo settore, nel corso del proprio percorso professionale, può ulteriormente indirizzarsi verso lavori specifici come la responsabile sviluppo taglie o piazzamenti.

Oggi, una solida preparazione di base sulle tecniche classiche di modellazione 2D è dunque indispensabile ma non più sufficiente per rispondere alle esigenze del fashion system. In passato la figura della modellista era legata al concetto di atelier e quindi ad un approccio esclusivamente artigianale, mentre le imprese dell’attuale sistema moda richiedono sempre di più una professionalità all’avanguardia. Le nuove tecnologie consentono di amplificare le competenze della modellista e la rendono una figura chiave del concetto di sartoria digitale in grado di essere reattiva e competitiva sul mercato. Le scuole di moda sono già orientate a questo cambiamento, tuttavia le aziende diventano sempre più esigenti nella ricerca di tecniche digitali specializzate e orientate a lavorare in ambito industriale.

La Fondazione Fashion Research Italy ha captato da tempo questa esigenza del mercato e nel 2018 ha organizzato un percorso formativo professionalizzante alla figura della modellista nativa digitale, finalizzato ad accorciare i tempi di inserimento di questa figura professionale sia nelle grandi maison che nelle piccole e medie imprese.

A Ottobre 2019 la nuova edizione del corso “Modellista Digitale: CAD 2D e 3D”, rinnovata e potenziata, prevede la progettazione a video dell’intero ciclo di modellazione: si inizierà con la creazione del prototipo di base attraverso le modalità della tecnica classica in 2D, per arrivare alla modellazione completa del capo in 3D. Il capo verrà indossato da una modella virtuale e perfezionato nei vari dettagli effettuando il cosiddetto “sdifettamento”, ovvero quella che in gergo sartoriale è l’eliminazione dei vari difetti. Saranno analizzate in modo specifico le potenzialità della modellazione virtuale che permette la riproduzione visiva delle proprietà fisiche del tessuto e del corpo umano.
Ad integrazione di questo intenso programma, 30 ore di approfondimento sulla modellazione manuale in relazione a quella digitale in 2D e 3D. Saranno stampate su carta le basi digitali e, sotto la guida di una esperta modellista, verranno prese in esame le correzioni sulle curve e lo sviluppo taglie. Le prove verranno effettuate non solo sull’avatar, la modella virtuale, ma anche su manichino attraverso i prototipi realizzati in tela. Questo duplice approccio alla modellazione sarà arricchito anche da ore di esercitazione pratica dove le allieve potranno approfondire quanto avranno imparato durante le lezioni. Si aggiungeranno infine alcune visite a realtà aziendali che permetteranno alle frequentanti del corso un incontro diretto con interessanti contesti lavorativi.

Il corso post diploma conferma l’attenzione di FRI verso la formazione professionale delle nuove generazioni e il desiderio di declinare la qualità del “saper fare”, che è il cardine del vero Made in Italy, in una visione contemporanea che tiene conto delle esigenze reali del sistema moda.


Isabella Cardinali

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